domenica 2 settembre 2012

Ma perchè parlare proprio di orto?


L a questione è questa: perché insegnare ai bambini a fare un orto realizzando un laboratorio per bambini che sia efficace e utile?
E, soprattutto, a che pro mettere in mano ai nostri pargoli zappa e badile?
Non ci vuole uno specialista per affermare che
molti bambini, principalmente i nati nelle città, i quali magari l’insalata l’hanno vista solo al supermercato sono, a livello alimentare, analfabeti.
La carne nasce da McDonald’s e i pomodori vengono dipinti nelle serre.

I
10 perché dell'orto (da spiegare NON SOLO ai bambini)
1. È divertente sporcarsi le mani
2. È importante conoscere da dove proviene ciò
che mangi
3. È educativo apprendere il ciclo della natura
4. È multidisciplinare legare l’educazione alimentare,
la scienza, l’ecologia
5. È ecologico (e divertente) compostare i nostri avanzi
6  È bello apprendere all’aperto
7  È straordinario vedere crescere le piante
8. È naturale seminare e raccogliere
9. È magico vedere nascere un frutto
10. È buono mangiare una fragola appena raccolta

www.stilenatura.com

 



giovedì 23 agosto 2012

Nell’orto c’era un pesco

 

Nell’orto c’era un pesco;
le pesche maturò.
E un giorno disse il pollice:
“Nell’orto io me ne andrò!”.
E gli rispose l’indice:
“Il pesco scuoterò!”.
Soggiunse allora il medio:
“Le pesche io prenderò!”.
E l’anulare subito:
“Io me le mangerò!”.
E disse allora il mignolo:
“Al babbo lo dirò!”.
Allora gli altri insieme:
“Oh, no, no, no!”.
 
 
 
 
 
 
 
Fonte: filastrocche.it


giovedì 2 agosto 2012

L'orto di Peppe ad Arezzo

Il progetto consiste nel proporre ai bambini, delle sezione medi e grandi, di prendersi cura di un piccolo orto all’interno dello spazio verde circostante al nido. Il progetto prevede la partecipazione di piccoli gruppi di 4/6 bambini alla volta. Tra i vari scopi del progetto ci sono la manipolazione della terra e il prendersi cura delle piante. La manipolazione rientra tra le attività già svolte dai bambini all’interno del nido. Attraverso l’attività dell’orto hanno la possibilità di sperimentare questa pratica all’aria aperta. Tra gli obiettivi c’è quello della preparazione e la cura di uno spazio dove coltivare le piante. Il prendersi cura di una pianta, già dalla fase della semina, e poi attraverso l’arco di tempo che diventa piantina e infine pianta che dà frutti, permette al bambino di scoprire la magia della crescita. Tutto questo è facilitato dalla continuità che si sviluppa con osservazione e pratica quotidiana.
L’attività si svolge in due distinte fasi: Periodo invernale: preparazione del terreno e bordatura dello spazio che accoglierà l’orto. Creazione di una piccola serra dove seminare le colture previste. L’attività si svolge con cadenza bisettimanale.
Periodo primavera/estate: preparazione dei filari e conseguente messa a dimora delle specie scelte tra cui pomodori, insalata, zucchine, zucca, ed altre a discrezione dell’educatore.
Raccolta dei prodotti dell’orto.
L’attività si svolge quotidianamente attraverso la creazione di piccoli gruppi.

Obiettivi:
1) Avvicinare il bambino all’ambiente.
2) Educare alla cura e alla valorizzazione delle piante. Ciò permette una familiarità con i prodotti dell’orto. La scoperta della semplicità con cui si può curare e aiutare a far crescere una piantina permette l’acquisizione di una capacità del prendersi cura, utile sia per sviluppare l’autostima, che per “sentire” come attraverso una costante partecipazione, anche solo attraverso l’osservazione dell’educatore che lavora nell’orto o degli altri bambini che collaborano, abituano il bambino a delle pratiche buone e lo fanno familiarizzare all’ambiente dell’orto e dei suoi prodotti.
3) Promozione del benessere attraverso la manipolazione della terra.
4) Acquisizione delle competenze spazio temporali della natura, attraverso la partecipazione attiva al ciclo delle stagioni, così da rendere concretamente l’aspetto del cambiamento come quello della trasformazione.
fonte:www.nidokoine.it

giovedì 26 luglio 2012

Il bosco delle meraviglie di Cesano Maderno

All'interno dell'asilo nido "Il bosco delle meraviglie " di Cesano Maderno vengono svolte diverse attività dai travasi, alla manipolazione, al gioco simbolico.
Viene inoltre data importanza all'’orto che può rappresentare per i bambini/e lo spazio- esperienza dell’emozione e della meraviglia, il luogo delle percezioni sensoriali legate all’ambiente naturale, un luogo nel quale già da bambini si impara il rispetto dei tempi della natura e si scopre la magia e il mistero della nascita. Gli obiettivi del laboratorio sono:

  • Favorire un’osservazione attenta verso l’ambiente naturale
  • Creare un’esperienza per sollecitare tutti i sensi:
  • ascoltare “il giardiniere ) ( il volontario ) che racconta;
  • veder crescere le piccole piantine;
  • annusare i profumi;
  • toccare le verdure nelle loro diverse consistenze e forme;
  • gustare i prodotti raccolti
  • Rispondere ai bisogni dei bambini/e quali:
  • la scoperta ( oggetto _ l’orto e le verdure)
  • l’ emozione della crescita e dell’attesa
  • la ricerca-azione _ provare per capire
  • Sviluppare la manipolazione attraverso un affinamento della motricità
Inoltre la presenza di un ampio giardino permette ai bambini di sperimentare la magica esperienza del contatto diretto con la natura osservare, ascoltare, compiere attività di giardinaggio, coltivare piante e ortaggi, sono esperienze manuali e sensoriali che stimolano, arricchiscono e accrescono la sfera emozionale del bambino.

Fonte:www.il bosco delle meraviglie.it

mercoledì 18 luglio 2012

L'asilo nido: L'isola che non c'è

I bambini hanno piantato, innaffiato e aspettato con pazienza che la terra regalasse loro insalatina e fragole da gustare e assaporare insieme alle loro insegnati. E’ questo il lavoro svolto dai bambini dell’asilo nido comunale “l’Isola che non c’è” che, con l’aiuto di una nonna “esperta”, hanno realizzato nel giardino della scuola un vero e proprio orto. Qui, durante l’anno scolastico appena trascorso, i bimbi della classe dei 3 anni hanno piantato e fatto crescere delle piantine di fragole e di insalata che hanno poi raccolto a gustato tutti insieme. “Per i bambini- si è trattato di un’esperienza davvero importante perché ha permesso loro i conoscere le stagioni, il ciclo della natura e di coinvolgersi in un lavoro antico e ricco di soddisfazioni come l’arte di coltivare la terra”. “Coltivare un orto a scuola – dichiarano le educatrici dell’ Isola che non c’è è coltivare prima di tutto dei saperi che hanno a che fare con i gesti, con un apprendimento esperienziale che le generazioni più giovani non sempre hanno modo di sperimentare. Vuol dire imparare a conoscere gli esseri viventi, l'importanza dei beni collettivi e dei saperi altrui. Un attività interdisciplinare che per i nostri bambini è stata un'occasione di crescita, un modo per superare la divisione tra insegnante e allievo e per imparare a condividere gesti, scelte e nozioni, oltre che metodo”.
In città un’esperienza simile è portata avanti dagli alunni dei plessi Rodari e De Amicis: è un modo per insegnare alle giovani generazioni la stagionalità del cibo, il rapporto corretto con gli alimenti e con la loro qualità, il rispetto per il lavoro e per l’attesa. “In un mondo in cui tutto è troppo veloce, imparare ad attendere il frutto del proprio lavoro consente infatti di fermarsi, riflettere e ricordare. In questo modo il concetto di “prendersi cura” entra a far parte della sensibilità di ciascun bambino e diventa un baglio fondamentale per la sua crescita e la sua maturazione”.

fonte:www.informazione.tv

lunedì 9 luglio 2012

Il nido di Jacopo

Due anni fa ho intrapreso uno stage estivo all'interno dell'asilo nido "Il nido di Jacopo".
All'interno di questo asilo nido si svolgevano diverse attività durante la mattina e una di queste era quella di gestire un orto.
Infatti le educatrici avevano creato un mini orto a misura di bambino, dove questi soprattutto quelli della sezione "grandi" dovevano giorno dopo giorno gestirlo. Questi infatti avevano un innaffiatoio a misura di bambino e a turno durante il giorno gli davano da bere.
Inoltre con una mini paletta da spiaggia manipolavano la terra in modo da renderla quotidianamente vivibile per le piante.
Capitava inoltre che qualche pianticella aveva il gambo rivolto verso il basso a causa di precipitazioni o giornate calde, così i bambini ponevano nella terra e accanto alla pianta un bastoncino cosicchè potesse crescere stabile e forte.
Inoltre le maestre mi raccontavano che durante l'anno la sezione dei "grandi" partecipava alla tipica attività che prevede la crescita di un seme di fagiolo all'interno di un bicchiere di plastica.
L'obbiettivo principale di queste attività era quello di educare i bambini alla scoperta del mondo vegetale e insegnar loro l'importanza che racchiude una piccola "fogliolina" in grado di far avvenire la fotosintesi clorofilliana.

martedì 26 giugno 2012

Il Pianeta dei bambini di Bareggio

Un asilo nido "verde" dove i bambini crescono seguendo il ritmo della natura imparando e divertendosi. E' l'esclusiva proposta educativa dell'asilo nido Il Pianeta dei bambini di Bareggio che ha trasformato i mille metri quadrati di giardino in un'oasi naturale, per insegnare a curare e rispettare l'ambiente fin da piccolissimi grazie ad attività mirate. Per questo abbiamo messo a punto un'offerta educativa mirata ed esclusiva per far conoscere ed apprezzare ai piccoli le bellezze della natura».
L'obiettivo è sensibilizzare i bambini ai temi del rispetto e all'attenzione verso l'ambiente in cui viviamo. Abbiamo messo a punto attività divertenti e creative per rendere piacevole questa nuova esperienza; una parte del parco è attrezzata a orto ed inoltre piantiamo erbe profumate, frutta e verdura. I bambini, insieme alle educatrici e con il contributo dei nonni, vivono l'esperienza emozionante di veder spuntare e crescere le piantine di cui si prendono cura, e possono anche gustare il sapore della "loro" frutta e verdura».
Un altro appuntamento particolarmente gradito è la merenda tutta natura consumata sotto l'ombra degli alberi a base di frutta, yogurt e torte "della nonna". Anche i laboratori proposti sono a tema eco-sostenibile e solidale. «I bambini sperimentano in tutta libertà giocando con materiali naturali e colorati ed utilizziamo anche materiali da riciclo che, grazie alla fantasia, diventano dei simpatici compagni di gioco. E' prevista anche la realizzazione di pigotte con materiale di recupero il cui ricavato sarà utilizzato per l'adozione a distanza di un bimbo africano che diventerà un amico speciale di tutto il nido».
fonte: www.casacomfort-jem.blogspot.it