giovedì 2 agosto 2012

L'orto di Peppe ad Arezzo

Il progetto consiste nel proporre ai bambini, delle sezione medi e grandi, di prendersi cura di un piccolo orto all’interno dello spazio verde circostante al nido. Il progetto prevede la partecipazione di piccoli gruppi di 4/6 bambini alla volta. Tra i vari scopi del progetto ci sono la manipolazione della terra e il prendersi cura delle piante. La manipolazione rientra tra le attività già svolte dai bambini all’interno del nido. Attraverso l’attività dell’orto hanno la possibilità di sperimentare questa pratica all’aria aperta. Tra gli obiettivi c’è quello della preparazione e la cura di uno spazio dove coltivare le piante. Il prendersi cura di una pianta, già dalla fase della semina, e poi attraverso l’arco di tempo che diventa piantina e infine pianta che dà frutti, permette al bambino di scoprire la magia della crescita. Tutto questo è facilitato dalla continuità che si sviluppa con osservazione e pratica quotidiana.
L’attività si svolge in due distinte fasi: Periodo invernale: preparazione del terreno e bordatura dello spazio che accoglierà l’orto. Creazione di una piccola serra dove seminare le colture previste. L’attività si svolge con cadenza bisettimanale.
Periodo primavera/estate: preparazione dei filari e conseguente messa a dimora delle specie scelte tra cui pomodori, insalata, zucchine, zucca, ed altre a discrezione dell’educatore.
Raccolta dei prodotti dell’orto.
L’attività si svolge quotidianamente attraverso la creazione di piccoli gruppi.

Obiettivi:
1) Avvicinare il bambino all’ambiente.
2) Educare alla cura e alla valorizzazione delle piante. Ciò permette una familiarità con i prodotti dell’orto. La scoperta della semplicità con cui si può curare e aiutare a far crescere una piantina permette l’acquisizione di una capacità del prendersi cura, utile sia per sviluppare l’autostima, che per “sentire” come attraverso una costante partecipazione, anche solo attraverso l’osservazione dell’educatore che lavora nell’orto o degli altri bambini che collaborano, abituano il bambino a delle pratiche buone e lo fanno familiarizzare all’ambiente dell’orto e dei suoi prodotti.
3) Promozione del benessere attraverso la manipolazione della terra.
4) Acquisizione delle competenze spazio temporali della natura, attraverso la partecipazione attiva al ciclo delle stagioni, così da rendere concretamente l’aspetto del cambiamento come quello della trasformazione.
fonte:www.nidokoine.it

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