mercoledì 30 maggio 2012

Orto botanico all'asilo

Questo progetto realizzato dall’Asilo Piccolo Mondo, coinvolge i bambini, li educa al rispetto dell’ambiente, insegnando il metodo delle colture biodinamiche per la produzione di prodotti orticoli
Ad Eboli il Responsabile dell’Asilo “Piccolo Mondo ” ha inagurato il suo “Orto biodinamico” Tutti i bambini hanno messo a dimora nell’orto insalate, legumi e prodotti orticoli ingenerale che con l’aiuto delle Insegnanti porteranno nel loro bagaglio formativo scolastico. Il ritorno alle radici del territorio l’educazione ed il rispetto dell’ambiente saranno il succo dell’iniziativa.                
L’entusiamo è stato enorme visto che quello realizzato dall’Asilo Piccolo Mondo è il primo orto biodinamico che si inaugura nel salernitano L’ iniziativa dell’orto biodinamico è nata da uno scambio di vedute tra il papà di una bambina che frequentava l’asilo l’anno scorso, e i responsabili della struttura. I responsabili dell’Asilo Piccolo Mondo si chiedevano come differenziare l’impostazione didattica tradizionale della Scuola con una nuova offerta ed ecco l’idea dell’orto biodinamico che oggi finalmente si è realizzato.
E' stato sistemato il terreno fino a mettere a dimora tutte le piante con il contributo straordinario dei più piccini.
A questa iniziativa seguiranno incontri mirati e giornate a tema per allargare la partecipazione anche ai genitori, nonni e familiari che desiderino partecipare del progetto, non da semplici comparse ma da attori sapienti e presenti per apprendere e tramandare la cultura del cibo e la salvaguardia dell’ambiente. Si pensa anche ad un futuro scambio prodotti di coltivazione

fonte:www.massimo.delmese.net

giovedì 24 maggio 2012

L'orto sinergico a Pordenone

All’asilo nido Farfabruco di Pordenone è iniziata in questi giorni una nuova avventura che sta coinvolgendo con grande entusiasmo bimbi ed educatrici di Itaca, ovvero l’orto sinergico. Nel proporre la realizzazione di un orto, la Cooperativa sociale Itaca ha inteso offrire al bambino l’occasione di sperimentarsi in vari aspetti a partire dal prendersi cura delle piantine, osservare l’evoluzione della natura, rispettare il tempo, utilizzare nuovi strumenti ed arnesi, manipolare la terra. Secondo le educatrici è stato necessario valutare il tipo di orto valido per tali esperienze con i bambini e la scelta è ricaduta sull'orto sinergico. Tale esperienza infatti può non solo sensibilizzare, ma anche avvicinare i bambini e le famiglie ai temi della natura e ad una riflessione più ampia su un futuro ecosostenibile”. La scelta di sperimentare il sistema dell’orto sinergico nasce dal concetto su cui si basa l’agricoltura sinergica, così definita perché prende in considerazione i vantaggi della sinergia tra diverse piante. Diverse persone come i nostri educatori, la cuoca, la ausiliaria, genitori e vicini stessi, collaborano per un unico scopo ossia il benessere del bambino e il suo armonico sviluppo”. E il bambino è come il “terreno in cui seminiamo, ricco di tutto, terreno che va però rispettato per quello che ci offre e che può essere arricchito con il nostro agire in sinergia”. Ecco così che i bimbi del Farfabruco, realizzeranno un vero e proprio orto. Si potrà “vederlo crescere insieme a noi giorno per giorno e magari assaggiarne qualche frutto”. In concreto la predisposizione del “Farfaorto” presuppone quattro fasi, la prima delle quali è partita proprio in questi giorni e prevede la preparazione e protezione del terreno su cui verrà predisposto l’orto, ad esempio con la paglia. La seconda fase sarà quella della semina e/o trapianto delle colture e partirà da metà maggio sino a fine mese. Con il mese di giugno e per tutto luglio il via alla fase tre della coltivazione e cura con tanto di annaffiatura delle piante; mentre la quarta ed ultima fase della raccolta degli ortaggi partirà a fine giugno e si concluderà con il mese di luglio. Tempo permettendo, l’esperto farà visita ai bimbi del Farfabruco ogni martedì mattina per proseguire la realizzazione dell’orto. Diversi cartelloni colorati apposti all’interno del nido documenteranno le varie fasi di creazione dell’orto.

fonte:www.estnord.it






lunedì 7 maggio 2012

Orto in condotta

Il progetto chiamato "Orto in Condotta"consiste nella realizzazione e coltivazione di un orto per ricollegare i bambini alle basi del cibo. In esso infatti, si impara a conoscere i cicli alimentari integrando la conoscenza della provenienza dei cibi con i cicli di semina, raccolta, . La ciclicità dei lavori aiuta a riconoscere l’ordine naturale di crescita e declino, nascita e morte, sentendosi consapevoli di come l’uomo sia inglobato nei cicli naturali e nella rete di relazioni che collegano gli organismi viventi.
L’orto inteso come terreno fertile per l'educazione alimentare e ambientale dei bambini e la natura come grande libro della vita da cui imparare. Questo è il concetto che vuole animare tutto il laboratorio “Orto in condotta”.
Tale progetto nasce con una valenza preminentemente didattica, i bambini diventano “piccoli co-produttori” e avvicinandosi alla terra vengono educati alla varietà di verdure ed erbe, alla stagionalità, ai metodi di coltivazione biologici e al rispetto della natura, vale a dire futuri cittadini consapevoli. Con l’orto didattico si cercano di avvicinare i bambini ai concetti di buono, pulito e giusto, facendo comprendere loro il ruolo di piccoli consumatori.
Il progetto partirà con la messa in cultura delle piante e continuerà con racconti e schede operative in cui i bambini rafforzeranno le competenze acquisite, terminerà con la festa del raccolto dove potranno presentare i prodotti da loro coltivati. Le motivazioni che spingono tale iniziativa risiedono nel promuovere la qualità della vita dei piccoli soggetti coinvolti per enfatizzare il benessere, la creatività e la socializzazione. Per quanto riguarda le finalità è necessario rendere consapevoli i bambini che sono parte integrante dell'ambiente, favorire il rispetto della natura, far vivere il principio "l'azione di oggi è la conseguenza di domani". Grazie a tale iniziativa i bambini imparano ad avere cura delle cose comuni, proprie ed altrui, esplorare l'ambiente circostante, familiarizzare con strumenti di lavoro appropriati e specifici, apprendere termini nuovi, imparare canzoncine e filastrocche, fare esperimenti di travaso e innaffiamento, sviluppare le abilità manuali e di coordinamento del compito e rispettare e avere cura dell'Altro. I metodi presi in considerazione consistono nel lavoro di gruppo, schede operative e di osservazione, supporto audio per la presentazione di canzoni sul tema. Si partirà quindi dal concreto attraverso la coltivazione e la manipolazione di piante per passare poi alla rappresentazione grafica/pittorica/ plastica delle esperienze vissute. I bambini saranno guidati dalle prime semplici esperienze di esplorazione ambientale si passerà ad un approfondimento attraverso il supporto di storie, canti, filastrocche ed elaborati grafici. I materiali usufruiti spaziano dalla vanga palette, rastrelli, terriccio, innaffiatoi, vasi, aiuole, sementi, e bulbi
La verifica e la valutazione vertono principalmente lo “star bene a scuola”, l’interesse e la partecipazione dei bambini alle attività. Si valuteranno i progressi sulle abilità, le capacità di collaborare, la capacità di cogliere gli elementi essenziali propri delle attività svolte, utilizzo cosciente e rispettoso delle attrezzature, dei materiali e dello spazio usufruito da parte di questi "mini agricoltori".